![]() Un passo falso (e ce ne sono diversi, nella trama) mette in pericolo benessere e addirittura la sopravvivenza stessa della famigliola e del protagonista.Ĭon questo materiale, Miyazaki disegna un film dolente e cupo in cui la bellezza della natura - sempre presente - non serve apparentemente a nulla. La stessa vita di Arrietty e dei suoi genitori, a prima vista idilliaca, è costellata di rischi e pericoli quotidiani, anche al di là dell'interferenza del personaggio negativo. La casa è bella ma in condizioni tutt'altro che perfette, la pioggia continua non è un momento poetico ma un riflesso dell'animo turbato dei protagonisti. Un senso di precarietà anima non solo la trama ma il film nel suo complesso. A differenza di Totoro, qui abbiamo anche un personaggio negativo che è tanto peggiore in quanto non si tratta di un "malvagio assoluto" ma di una persona normale con dei brutti difetti che, nel somigliare a noi, gli spettatori, diventa tanto più spaventosa. Il mondo degli gnomi è un mondo sull'orlo del baratro così come sull'orlo del baratro è la salute del protagonista. Qui il tono è decisamente cupo, a tratti perfino tragico. Qui però non abbiamo un inno alla convivenza pacifica colla natura vista dagli occhi innocenti di due ragazzine assecondate da adulti benevoli e generosi. A prima vista potrebbe sembrare una copia carbone del "Mio vicino totoro" per via dell'ambientazione in una casa isolata, dell'età dei protagonisti e dell'elemento sovrannaturale che è alla base della trama. ![]()
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